CBD sulla pelle: benefici e falsi miti
Negli ultimi anni il CBD nei cosmetici corpo è diventato un argomento di grande interesse, ma anche di confusione. Molti si chiedono: “È sicuro? È legale? Fa davvero qualcosa alla pelle?”.
In realtà, il cannabidiolo ha un profilo molto diverso da quello del più noto THC e, quando usato in prodotti topici, può offrire benefici concreti soprattutto alle pelli sensibili e reattive. Per questo lo abbiamo scelto come ingrediente chiave sia della nostra linea beauty (Reloil Body e Reloil Body Strong), sia di quella sport (Reloil Active e Reloil Active Strong).
Facciamo chiarezza tra evidenze, meccanismi e limiti.
CBD vs THC: cosa cambia davvero
Sia il CBD che il THC appartengono alla stessa famiglia di fitocannabinoidi, ma hanno proprietà profondamente diverse.
- CBD (cannabidiolo): non è psicoattivo, non altera la percezione e non ha effetti “sballanti”. Nei cosmetici viene utilizzato in forma pura o isolata, con concentrazioni calibrate per un’azione topica.
- THC (tetraidrocannabinolo): è il componente psicoattivo della cannabis ed è escluso dai prodotti cosmetici.
Nei cosmetici corpo al CBD troviamo quindi solo la parte “funzionale” della pianta, destinata al benessere cutaneo e non ad altri effetti sistemici. Questa distinzione è il primo passo per sgombrare il campo da falsi miti.
Azione lenitiva e sistema endocannabinoide della cute
La pelle possiede un proprio sistema endocannabinoide cutaneo, formato da recettori e mediatori che regolano funzioni come idratazione, difesa e rigenerazione. Il CBD, applicato localmente, interagisce con questo sistema aiutando la cute a ritrovare equilibrio.
I principali benefici del CBD topico includono:
- Azione lenitiva: dona sollievo alla pelle sensibile, arrossata o soggetta a prurito.
- Supporto barriera: contribuisce a mantenere l’integrità dello strato idrolipidico.
- Comfort cutaneo: riduce le sensazioni di disagio tipiche della pelle stressata.
Per questo motivo i cosmetici corpo al CBD trovano spazio in routine dedicate a chi cerca sollievo immediato ma anche un supporto nel tempo, senza rinunciare al piacere di una texture gradevole.
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Legalità UE e buone pratiche d’uso
Un altro tema spesso dibattuto riguarda la legalità del CBD nei cosmetici. Nell’Unione Europea l’uso è ammesso, purché vengano rispettati due criteri fondamentali:
- impiego di CBD derivato da fonti autorizzate (spesso isolato da parti consentite della pianta o di sintesi);
- assenza di THC rilevabile nei prodotti finiti.
In etichetta il cannabidiolo compare con la dicitura “Cannabidiol” e i produttori devono rispettare le norme di sicurezza cosmetica valide per tutte le altre sostanze.
Per chi vuole integrare un cosmetico al CBD nella propria routine, valgono alcune buone pratiche:
- fare sempre un patch test su una piccola area prima di un uso esteso;
- applicarlo con costanza, preferibilmente dopo la doccia o la sera;
- abbinarlo ad attivi complementari come vitamina E o oli nutrienti per potenziare l’effetto.
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